ENTROTERRA LIGURE: I BORGHI PIU' BELLI PER UN WEEKEND FUORI PORTA
- Alessia Biscia, @valigiainfarinata
- 7 mar
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 23 mar
Testo e immagini a cura di Alessia Biscia, A Spasso con i Bambini
ZUCCARELLO
BALESTRINO

CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA
Arrivare a Castelvecchio di Rocca Barbena è come scoprire un segreto ben custodito. Il borgo appare all’improvviso, incastonato tra le montagne liguri, con il suo castello che domina dall’alto come un guardiano antico. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, scandito dal suono dei passi sui vicoli in pietra e dal vento che porta con sé il profumo del bosco.
Passeggiando tra le case di pietra si scoprono angoli, ognuno dei quali che racconta qualcosa: un portale scolpito, una finestra fiorita, un’ombra che si allunga sulle scalinate di ardesia. Porticine talmente piccole che paiono essere vissute da gnomi, Angoli bui che d’un tratto si illuminano con lanterne anche se in pieno giorno. Strette scale che conducono a stanze disabitate o che si aprono a nuovi ambienti. E’ tutto una scoperta, lo stupore perenne nei miei occhi, così come il sorriso, non quello totalmente aperto, a risata, ma quello rilassato, che rimane a mezz’aria, fermo nel tempo come questo borgo. Non c’è frenesia, solo il respiro di un luogo che conserva intatta la sua anima.
Dall’alto del castello, lo sguardo si perde tra le vallate, tra il verde selvaggio e l’azzurro lontano del mare. È un contrasto tipico della Liguria, terra di montagne e di orizzonti infiniti. Andarsene da Castelvecchio è difficile, perché porta con sé quella bellezza discreta e autentica che ti resta addosso, come un ricordo indelebile.
COLLETTA DI CASTELBIANCO
Colletta di Castelbianco è un luogo che sorprende. Ti aspetti un borgo medievale tipico dell’entroterra ligure, ma appena arrivi capisci che qui c’è qualcosa di diverso. Un’atmosfera vivace avvolge le case in pietra restaurate ma con un tocco moderno che non ti aspetti.
Appena arrivati lo sguardo è attratto da porte e finestre colorate blu, incorniciate da intonaco bianco e porte di ingresso dalle tonalità verde acceso o rosse. Il colore sorprende e crea vivacità nel borgo in pietra grigia. L’edera spesso si arrampica sulle facciate e le illumina con il suo verde vivace: si vede a prima vista che il borgo è completamente restaurato con cura. È un borgo antico che guarda al futuro, trasformato in un villaggio digitale dove la tradizione incontra la tecnologia.
Si tratta di un borgo che è stato progressivamente disabitato a seguito di un devastante terremoto nel 1887 che ha costretto i suoi abitanti a lasciare le case e trasferirsi verso il mare.
Prima degli anni ‘90 Colletta non era altro che un cumulo di macerie tra le quali i ragazzini della zona andavano a giocare saltellando tra le rovine. Solo durante gli anni Novanta grazie ad un massiccio restauro questo gioiello nell’entroterra savonese ha riacquistato il suo volto.
La particolarità di Colletta di Castelbianco e dell’opera di ripristino che l’ha interessata sta nel fatto che, oltre ad avere pensato a ricostruire il villaggio rispettandone i materiali e l’urbanistica, l’architetto che ha preso in carico il progetto ha pensato di far arrivare la fibra ottica rendendolo uno dei pochi borghi telematici d’Europa.
Camminando tra i vicoli stretti, si sente il respiro della storia mescolarsi con la leggerezza di chi ha scelto di vivere qui, lontano dal caos, ma connesso col mondo. La maggior parte delle case sono piccoli appartamenti da affittare per una lunga vacanza o per un fine settimana. Il panorama è di quelli che tolgono il fiato: colline verdi che si rincorrono fino a sfiorare il cielo, l’aria pulita che profuma di erba e di vento.
All’interno del borgo c’è anche un piccolo bar dove colazioni e aperitivi sono serviti con gentilezza, accoglienza e vivacità.
Colletta non è solo un borgo, è un’idea. È il passato che si adatta al presente senza perdere la sua anima. E quando te ne vai, ti resta addosso la sensazione di aver scoperto un angolo di Liguria fuori dal tempo, dove la vita scorre in equilibrio tra memoria e innovazione.
DOVE DORMIRE
Noi è proprio qui che abbiamo scelto di dormire la notte del nostro fine settimana fuori porta, in un piccolo ma grazioso appartamento arredato in maniera moderna. Sono tantissime le case vacanze che potete trovare se volete trascorrere qui un po' di tranquillità, che sia una sola notte, o un'intera vacanza.
E-mail per informazioni: info@colletta.it
Per affitti di appartamenti: affitti@colletta.it
ATTIVITA' PER BAMBINI A CASTELBIANCO
Oltre alle tante passeggiate nell’entroterra circostante, per i più piccoli c’è la possibilità di passeggiate sui pony grazie a EquusLab.
DOVE MANGIARE
Andare al Ristorante Scola a Castelbianco non è semplicemente cenare fuori, è vivere un’esperienza. Qui, tra le montagne liguri, il tempo sembra rallentare e la cucina diventa un dialogo tra tradizione e innovazione. Ogni piatto racconta una storia fatta di materie prime eccellenti, di tecniche affinate nel tempo, di sapori che sorprendono senza mai tradire le radici della Liguria.
Quello che colpisce è la cura per i dettagli: dalla selezione degli ingredienti alla presentazione, dall’abbinamento dei vini all’accoglienza familiare ma raffinata. È il tipo di posto che ti fa sentire coccolato, dove ogni portata è un equilibrio perfetto tra memoria e creatività.
E poi c’è il contesto. Castelbianco è un gioiello nascosto, un borgo che invita alla lentezza, alla scoperta. E il Ristorante Scola ne è il cuore pulsante: un luogo dove il gusto si intreccia con il territorio, dove ogni assaggio è un viaggio e dove, una volta andato via, senti già il desiderio di tornare.
CONCLUSIONE
Vi ricordo, se ancora non lo fate, di seguirmi su Instagram o Facebook @valigiainfarinata (vi ringrazio infinitamente).
Vi ringrazio di essere stati con me fino a qui...alla prossima e a presto amici di Valigia Infarinata !
Alessia
Le immagini sono di proprietà di Alessia Biscia, proprietaria di www.aspassoconibambini.com per questo motivo non sono utilizzabili da terzi per alcun motivo.
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