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ENTROTERRA LIGURE: I BORGHI PIU' BELLI PER UN WEEKEND FUORI PORTA

  • Immagine del redattore: Alessia Biscia, @valigiainfarinata
    Alessia Biscia, @valigiainfarinata
  • 7 mar
  • Tempo di lettura: 7 min

Aggiornamento: 23 mar

Testo e immagini a cura di Alessia Biscia, A Spasso con i Bambini
Oggi voglio portavi in un'entroterra ligure poco conosciuto, nel savonese. Borghi dimenticati o addirittura del tutto abbandonati, ma anche borghi rinati, che rivelano la voglia di far rinascere la Liguria poco turistica, che però è quella più autentica, quella che amo di più.
ENTROTERRA LIGURE: I BORGHI PIU' BELLI PER UN WEEKEND FUORI PORTA. Sono borghi piccoli, noi li abbiamo visitati in un weekend, gustando la calma e la lentezza di questi luoghi.

ZUCCARELLO
Passeggiare per Zuccarello è come fare un viaggio nel tempo. Il silenzio delle sue strade acciottolate, interrotto solo dal suono dell’acqua del torrente Neva, invita a rallentare e a respirare la storia. I portici ombrosi, le case in pietra, le arcate che si susseguono lungo il caruggio principale creano un’atmosfera intima, quasi sospesa.C’è un’energia particolare qui, quella dei borghi che hanno visto secoli di vita scorrere tra le loro mura senza perdere il loro spirito. Ogni angolo racconta qualcosa: il ponte romanico sembra sussurrare storie di mercanti e viandanti, mentre le rovine del castello dei Del Carretto, su in alto, guardano la valle con la saggezza di chi ha visto tutto e sa aspettare. E poi c’è il profumo del bosco che arriva con il vento, mescolandosi a quello delle cucine che preparano piatti liguri semplici ma autentici. Zuccarello è questo: un piccolo gioiello che accoglie senza clamore, ma che ti rimane dentro a lungo, con il sapore della Liguria più vera.

Zuccarello è un borgo medievale situato nell’entroterra di Albenga, in provincia di Savona, Liguria. Risale al 1200 circa e conserva ancora la sua struttura originaria: una via principale fiancheggiata da portici e da caruggi con arcate. Si entra nel borgo attraverso la Porta Sottana e proseguendo lungo la via principale, si arriva alla chiesetta parrocchiale di San Bartolomeo per arrivare poi al suggestivo ponte romanico sul torrente Neva, ideale per scattare fotografie memorabili. Per gli amanti delle escursioni, un sentiero conduce ai resti del castello dei marchesi Del Carretto, offrendo panorami mozzafiato sulla valle circostante.

Zuccarello è inserito tra i “Borghi più belli d’Italia” e offre ai visitatori un’atmosfera autentica, ricca di tradizione e con abitanti accoglienti. Passeggiando per le sue strade, si può respirare l’aria di tempi passati e immergersi nella storia e nella cultura ligure.

Per chi desidera scoprire un angolo di Liguria ricco di fascino e storia, Zuccarello rappresenta una meta imperdibile.




BALESTRINO

Un paese fantasma che sembra fermo nel tempo, abbandonato ma non dimenticato.

Balestrino è uno di quei luoghi che ti prende per mano e ti conduce in un angolo di Liguria dove il tempo sembra essersi fermato. Salendo verso il borgo, le strade si fanno più strette, la vegetazione più fitta e l’aria più fresca. La vista che si apre sulla vallata sottostante è mozzafiato, con il mare in lontananza a ricordarti che non sei troppo lontano dalla costa, ma al contempo immerso nel cuore di una Liguria rurale e selvaggia. Arrivare nel borgo è come entrare in una storia dimenticata.

Il Castello dei Del Carretto è ancora al suo posto di dominio per vigilare sull’antico borgo. Un tempo era abitato dai marchesi di Balestrino, antichi feudatari della zona.

Le case di pietra, corrose dal vento e dalla pioggia, si affacciano su vicoli deserti, dove la natura sta lentamente riprendendo il suo spazio. Porte spalancate che non conducono più a nulla, finestre buie che sembrano scrutare chiunque passi. C’è qualcosa di affascinante e malinconico in tutto questo, come se il borgo sussurrasse storie di chi un tempo lo abitava.

Osservare dall'esterno le sue vie strette e tortuose, tra i resti di antiche mura e archi, ti fa sentire una sorta di rispetto per la storia che ha visto generazioni crescere e andarsene. Ma, nonostante il suo aspetto di borgo un po’ decadente, c’è una bellezza selvaggia, autentica.

Balestrino non è solo un luogo abbandonato, è un’ombra del passato che continua a vivere nel silenzio. Osservare le sue rovine è un’esperienza che lascia un segno: un misto di meraviglia, rispetto e una leggera inquietudine.
Qui il tempo ha smesso di scorrere, eppure il vento porta ancora con sé echi di vite lontane, che sembrano non voler lasciare del tutto questo angolo di Liguria.

Tutto è immobile a Balestrino, anche l’orologio della chiesa; l’antica meridiana si è fermata tra il 1962 e il 1963 quando tutto ebbe fine... Trovandosi sempre nfatti in una zona esposta a grandi rischi idrogeologici, nel 1963, a causa di pericoli di franamenti, gli ultimi abitanti abbandonarono il villaggio, lasciando dietro di sé case, chiese e strade che ora stanno lentamente decadendo.

Proprio per il suo abbandono ha iniziato a suscitare l’interesse di molte persone, per questo motivo tutti gli accessi sono transennati e invalicabili per ragioni di sicurezza.
Sono in corso dei progetti per rimettere in sicurezza in paese ed evitare di perdere un luogo storico. Speriamo che possa essere visitabile al più presto!

Balestrino: Il Paese Fantasma
Balestrino: Il Paese Fantasma
CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA

Arrivare a Castelvecchio di Rocca Barbena è come scoprire un segreto ben custodito. Il borgo appare all’improvviso, incastonato tra le montagne liguri, con il suo castello che domina dall’alto come un guardiano antico. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, scandito dal suono dei passi sui vicoli in pietra e dal vento che porta con sé il profumo del bosco.


Passeggiando tra le case di pietra si scoprono angoli, ognuno dei quali che racconta qualcosa: un portale scolpito, una finestra fiorita, un’ombra che si allunga sulle scalinate di ardesia. Porticine talmente piccole che paiono essere vissute da gnomi, Angoli bui che d’un tratto si illuminano con lanterne anche se in pieno giorno. Strette scale che conducono a stanze disabitate o che si aprono a nuovi ambienti. E’ tutto una scoperta, lo stupore perenne nei miei occhi, così come il sorriso, non quello totalmente aperto, a risata, ma quello rilassato, che rimane a mezz’aria, fermo nel tempo come questo borgo. Non c’è frenesia, solo il respiro di un luogo che conserva intatta la sua anima.


Dall’alto del castello, lo sguardo si perde tra le vallate, tra il verde selvaggio e l’azzurro lontano del mare. È un contrasto tipico della Liguria, terra di montagne e di orizzonti infiniti. Andarsene da Castelvecchio è difficile, perché porta con sé quella bellezza discreta e autentica che ti resta addosso, come un ricordo indelebile.





COLLETTA DI CASTELBIANCO

Colletta di Castelbianco è un luogo che sorprende. Ti aspetti un borgo medievale tipico dell’entroterra ligure, ma appena arrivi capisci che qui c’è qualcosa di diverso. Un’atmosfera vivace avvolge le case in pietra restaurate ma con un tocco moderno che non ti aspetti.


Appena arrivati lo sguardo è attratto da porte e finestre colorate blu, incorniciate da intonaco bianco e porte di ingresso dalle tonalità verde acceso o rosse. Il colore sorprende e crea vivacità nel borgo in pietra grigia. L’edera spesso si arrampica sulle facciate e le illumina con il suo verde vivace: si vede a prima vista che il borgo è completamente restaurato con cura. È un borgo antico che guarda al futuro, trasformato in un villaggio digitale dove la tradizione incontra la tecnologia.


Si tratta di un borgo che è stato progressivamente disabitato a seguito di un devastante terremoto nel 1887 che ha costretto i suoi abitanti a lasciare le case e trasferirsi verso il mare.

Prima degli anni ‘90 Colletta non era altro che un cumulo di macerie tra le quali i ragazzini della zona andavano a giocare saltellando tra le rovine. Solo durante gli anni Novanta grazie ad un massiccio restauro questo gioiello nell’entroterra savonese ha riacquistato il suo volto.


La particolarità di Colletta di Castelbianco e dell’opera di ripristino che l’ha interessata sta nel fatto che, oltre ad avere pensato a ricostruire il villaggio rispettandone i materiali e l’urbanistica, l’architetto che ha preso in carico il progetto ha pensato di far arrivare la fibra ottica rendendolo uno dei pochi borghi telematici d’Europa.


Camminando tra i vicoli stretti, si sente il respiro della storia mescolarsi con la leggerezza di chi ha scelto di vivere qui, lontano dal caos, ma connesso col mondo. La maggior parte delle case sono piccoli appartamenti da affittare per una lunga vacanza o per un fine settimana. Il panorama è di quelli che tolgono il fiato: colline verdi che si rincorrono fino a sfiorare il cielo, l’aria pulita che profuma di erba e di vento.


All’interno del borgo c’è anche un piccolo bar dove colazioni e aperitivi sono serviti con gentilezza, accoglienza e vivacità.


Colletta non è solo un borgo, è un’idea. È il passato che si adatta al presente senza perdere la sua anima. E quando te ne vai, ti resta addosso la sensazione di aver scoperto un angolo di Liguria fuori dal tempo, dove la vita scorre in equilibrio tra memoria e innovazione.





DOVE DORMIRE

Noi è proprio qui che abbiamo scelto di dormire la notte del nostro fine settimana fuori porta, in un piccolo ma grazioso appartamento arredato in maniera moderna. Sono tantissime le case vacanze che potete trovare se volete trascorrere qui un po' di tranquillità, che sia una sola notte, o un'intera vacanza.

E-mail per informazioni: info@colletta.it

Per affitti di appartamenti: affitti@colletta.it


ATTIVITA' PER BAMBINI A CASTELBIANCO

Oltre alle tante passeggiate nell’entroterra circostante, per i più piccoli c’è la possibilità di passeggiate sui pony grazie a EquusLab.


DOVE MANGIARE

Andare al Ristorante Scola a Castelbianco non è semplicemente cenare fuori, è vivere un’esperienza. Qui, tra le montagne liguri, il tempo sembra rallentare e la cucina diventa un dialogo tra tradizione e innovazione. Ogni piatto racconta una storia fatta di materie prime eccellenti, di tecniche affinate nel tempo, di sapori che sorprendono senza mai tradire le radici della Liguria.


Quello che colpisce è la cura per i dettagli: dalla selezione degli ingredienti alla presentazione, dall’abbinamento dei vini all’accoglienza familiare ma raffinata. È il tipo di posto che ti fa sentire coccolato, dove ogni portata è un equilibrio perfetto tra memoria e creatività.


E poi c’è il contesto. Castelbianco è un gioiello nascosto, un borgo che invita alla lentezza, alla scoperta. E il Ristorante Scola ne è il cuore pulsante: un luogo dove il gusto si intreccia con il territorio, dove ogni assaggio è un viaggio e dove, una volta andato via, senti già il desiderio di tornare.





CONCLUSIONE

Vi ricordo, se ancora non lo fate, di seguirmi su Instagram o Facebook @valigiainfarinata (vi ringrazio infinitamente).

Vi ringrazio di essere stati con me fino a qui...alla prossima e a presto amici di Valigia Infarinata !

Alessia


Le immagini sono di proprietà di Alessia Biscia, proprietaria di www.aspassoconibambini.com per questo motivo non sono utilizzabili da terzi per alcun motivo.


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ALESSIA BISCIA

VALIGIA INFARINATA
a spasso con i bambini

Io, tra pentole e valigie...

Benvenut*, sono Alessia, sono sposata con Lele, abbiamo due bambini e amiamo viaggiare.

Dopo la  loro nascita, i nostri viaggi hanno avuto ritmi diversi, riscoprendo un nuovo modo di viaggiare, con loro, alla scoperta di posti meravigliosi.

Si aggiunge anche la mia passione per la cucina, ricette sane ma gustose.

 

Scopri con noi posti nuovi e lasciati ispirare.

Grazie per essere qui con noi ora. 

@VALIGIAINFARINATA

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